Come sappiamo il microbiota svolge un ruolo fondamentale in numerosi processi biologici, dalla digestione alla risposta immunitaria. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato un legame sempre più stretto tra il microbioma e la fertilità, sia maschile che femminile.
Il Microbiota Femminile e la Fertilità
Nel sistema riproduttivo femminile, il microbiota vaginale è particolarmente importante. Nei post pubblicati potete trovare alcuni highlights sull’argomento focalizzati anche sull’estroboloma e l’endometriosi. In generale la composizione del microbiota vaginale è dominata dalla famiglia batterica dei lattobacilli, i quali contribuiscono a mantenere un ambiente “acido” capace di impedire la proliferazione di elementi patogenici. Alterazioni di questo delicato equilibrio, note come disbiosi, possono influenzare negativamente la fertilità, aumentando il rischio di infezioni, infiammazioni e complicanze anche durante la gravidanza.
Studi recenti suggeriscono che il microbioma vaginale potrebbe influenzare:
- La qualità degli ovociti: Un microbioma sano potrebbe favorire lo sviluppo di ovociti di alta qualità.
- L’impianto embrionale: Un’alterazione del microbioma endometriale potrebbe interferire con l’impianto dell’embrione nella parete uterina. Questo punto è particolarmente importante quando si sta affrontando un percorso di IVF, è stato infatti osservato che questa interazione del microbiota può influenzare il tasso di successo nelle procedure di impianto.
- Lo sviluppo fetale: Il microbioma materno potrebbe influenzare lo sviluppo del microbioma del neonato, con potenziali impatti sulla sua salute a lungo termine. In particolare si è osservato come la disbiosi possa essere collegata a preeclampsia e diabete gestazionale.
Il Microbiota e l’Infertilità Maschile
Nonostante l’infertilità maschile sia un problema diffuso che colpisce circa il 7% delle coppie in tutto il mondo e sia dunque un fatto socialmente riconosciuto, la maggioranza degli approfondimenti si sono concentrati sull’interazione fertilità/microbiota femminile. Negli ultimi anni però la ricerca ha cominciato a concentrare i suoi studi anche per ciò che riguarda l’interazione microbiota/sistema riproduttivo maschile e ha scoperto quanto questi possa giocare un ruolo importante anche nella fertilità.
Ricerche sul Microbiota e l’Infertilità Maschile
Diversi studi hanno dimostrato che gli uomini infertili hanno un microbiota diverso da quello degli uomini fertili, hanno dunque riconosciuto una disbiosi. Questo squilibrio del microbioma può influenzare sia la qualità dello sperma che la sua capacità di fecondare l’ovocita.
Le ricerche hanno scoperto che:
Le infezioni microbiche del tratto genitale maschile possono ridurre la motilità e la vitalità degli spermatozoi.
Lo squilibrio del microbioma intestinale può influenzare la produzione di ormoni e la funzione immunitaria, entrambi importanti per la fertilità maschile.
Si è osservato che la disbiosi interessava una crescita dei batteri Prevotella rispetto ai batteri della famiglia dei Lactobacilli
Conclusioni
Le ricerche sul microbiota e l’infertilità maschile sono ancora in corso, ma i risultati ottenuti finora Ci indicano che la comprensione del ruolo del microbiota nella fertilità maschile potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie per l’infertilità e, soprattutto, essere a supporto e complementari alle terapie e ai trattamenti indicati per l’infertilità femminile.
In generale si sta approfondendo anche il ruolo che può avere il microbiota del padre e la sua interazione con il microbiota dei figli. È stato recentemente scoperto che, benché la prima colonizzazione batterica avvenga durante il parto, grazie al microbiota vaginale della madre, la varietà della popolazione batterica continua a crescere durante il primo anno di vita e vi contribuiscono tutte le persone con le quali il o la newborn hanno a che fare. Questo per sottolineare quanto i microbiota maschili debbano essere approfonditi per ciò che riguarda la fertilità e la riproduzione.
https://www.frontiersin.org/journals/microbiology/articles/10.3389/fmicb.2022.831272/full
L’impatto dell’ambiente sulla fertilità e le soluzioni
L’interazione tra l’ambiente e il nostro corpo, in particolare il microbiota, è un tema di crescente interesse nella ricerca scientifica. L’ambiente in cui viviamo e il nostro conseguente stile di vita, infatti, può influenzare in modo significativo la composizione e la funzionalità del nostro microbioma, con ripercussioni sulla nostra salute, compresa la fertilità.
Come l’Ambiente Influenza il Microbioma
Diversi fattori ambientali possono alterare l’equilibrio del microbioma:
- Inquinanti: L’esposizione a pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze chimiche può danneggiare i batteri benefici e favorire la proliferazione di quelli patogeni.
- Dieta: L’alimentazione occidentale, ricca di grassi saturi e zuccheri raffinati, e povera di fibre, può alterare la composizione del microbioma intestinale, con ripercussioni sulla salute generale e sulla fertilità.
- Antibiotici: L’uso eccessivo e inappropriato di antibiotici può distruggere una parte significativa della flora batterica intestinale, favorendo la resistenza agli antibiotici e alterando l’equilibrio del microbioma.
- Stress: Lo stress cronico può influenzare l’asse intestino-cervello, alterando la composizione del microbioma intestinale e aumentando l’infiammazione.
- Clima: Il cambiamento climatico può influenzare la distribuzione geografica di alcuni patogeni e alterare la composizione del microbioma ambientale.
Le soluzioni
Terapie personalizzate: La comprensione sempre più approfondita del microbiota intestinale potrebbe portare allo sviluppo di terapie personalizzate per l’infertilità, basate sulla modulazione del microbiota di ciascun paziente. Ad esempio, l’utilizzo di probiotici specifici o trapianti fecali potrebbero diventare strumenti terapeutici per riequilibrare il microbiota
Miglioramento delle tecniche di fecondazione assistita: La conoscenza del microbiota potrebbe portare a miglioramenti nelle tecniche di fecondazione assistita, ad esempio attraverso la selezione di embrioni con un microbiota più favorevole o la modulazione del microbiota uterino prima dell’impianto embrionale.
- Prevenzione: Intervenendo sul microbiota intestinale attraverso una dieta equilibrata, l’esercizio fisico e la riduzione dello stress, potrebbe essere possibile prevenire l’infertilità causata da alterazioni del microbiota.
- Nuovi biomarcatori: Il microbiota intestinale potrebbe diventare un nuovo biomarcatore per valutare la fertilità e monitorare la risposta alle terapie.