Marzo è un mese importante per molte ricorrenze legate a tematiche e problematiche che sono strettamente legate al corpo della donna. Marzo è il mese nel quale si parla di endometriosi ed eccomi qua. Nutrizione e endometriosi stanno nella stessa frase e perché? Perché il microbiota ha un ruolo importante in tutto ciò che interessa gli ormoni femminili: vi dice qualcosa la parola estroboloma?
L’estroboloma è quel “dipartimento” del microbiota intestinale femminile in grado di produrre, metabolizzare e interagire con gli estrogeni, una funzione che viene mediata dall’enzima beta-glucuronidasi ed è decisiva nel modulare alcuni importanti aspetti della salute della donna
Quindi > l’estroboloma influenza i processi fisiologici estrogeno-dipendenti.
Quando il microbiota intestinale sta bene, vivono al suo interno batteri felici e contenti che ci aiutano a tirare fuori il massimo da ciò che mangiamo, inoltre sono così ganzi da essere in grado di far filare per il verso giusto un sacco di funzioni tra le quali, appunto, i processi estrogeno-dipendenti. Inoltre, non è che il microbiota sta solo nell’intestino, esistono molti universi batterici nel nostro corpo, tra i quali anche quello endometriale
Ma puta caso che questo equilibrio vacilla? Si chiama disbiosi e la disbiosi porta all’insorgere di “infiammazioni”. Cosa ha a che fare tutto questo con l’endometriosi?
L’endometriosi
Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è un’anomalia delle cellule endometriali, quindi collegata alla produzione di ormoni. A causa di questa anomalia il tessuto endometriale va a posizionarsi in sedi diverse da quella fisiologica, ossia l’utero. l’Endometriosi è un’infiammazione cronica.
Batteri e ormoni si influenzano a vicenda e cominciano a farlo praticamente da che nasciamo, il legame tra il disequilibrio del microbiota intestinale ed endometriale è inscindibile: si chiama endocrinologia microbica per cui può l’alimentazione avere un ruolo cruciale nel trattamento dell’endometriosi?
Sì, può. È un fatto. L’endometriosi è una patologia cronica, ma grazie alle scoperte scientifiche nell’ambito del microbiota ora sappiamo che avere un approccio integrato che coinvolga lo stile di vita e le scelte alimentari ha una grande influenza sulla cura e prevenzione di alcune patologie specifiche SOLO della donna, malattie fino a poco tempo fa poco considerate.
Nutrizione, stile di vita, nuove abitudini, possono essere di grande aiuto a chi soffre di endometriosi che è, ribadiamolo, una malattia cronica e invalidante. La sua cura può e deve essere trasversale, il “soffrirai per sempre” non può mai, né deve essere una sentenza definitiva perché la ricerca e gli studi, nonché gli approcci e nuove scoperte ci hanno dimostrato che sebbene non si possa guarire dall’endometriosi, è possibile riuscire a conviverci! E come si fa?
La cura
Curare il microbiota mantenendolo in eubiosi permette dunque di far funzionare bene anche gli ormoni, in particolare gli estrogeni. Il benessere e la salute riproduttiva della donna passano attraverso il microbiota e passano -anche- attraverso la nutrizione. Per le donne con endometriosi seguire un’alimentazione antinfiammatoria è doveroso, il focus è cercare il più possibile di aumentare la popolazione di batteri buoni e non i “gram- negativi”. Recenti studi hanno evidenziato che una ridotta diversità del microbiota intestinale e un elevato Il rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes è maggiormente associato ad un aumento del rischio di endometriosi. Dunque? A livello di dieta e abitudini alimentari sarà necessario fare cosa?
Da una parte agire per non sollecitare la produzione estrogenica e dall’altra per coadiuvare la cura della malattia, in sostanza mantenere l’eubiosi dell’estroboloma e per riuscirci si parte dall’ eliminare gli zuccheri, aumentare le fibre, i cereali integrali, promuovere il consumo di cibi latto fermentati e di ingredienti o integratori naturalmente antinfiammatori, come la curcuma o la bromelina.