Il microbiota non è una moda

Mi occupo di microbiota da anni, so bene i benefici che porta il suo “equilibrio “e so altrettanto bene quali sono le conseguenze di un suo “disequilibrio”. Di microbiota si sente parlare sempre di più, se mi seguite da un po’ sapete bene che non esiste solo il microbiota intestinale, i batteri sono i nostri migliori amici, l’essere umano e i batteri hanno stretto un patto di alleanza millenni fa, dipendiamo reciprocamente.

Il microbiota non è, non è né mai potrà essere una moda per una solo, unico e enorme motivo: la salute.

Al disequilibrio del microbiota, la così detta disbiosi, sono associate una serie di disturbi e malattie importati come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), la malattia infiammatoria intestinale (IBD), il cancro colorettale (CRC), l’obesità così come altri disturbi neurologici e non solo, ho parlato più volte della relazione tra endometriosi e microbiota o della relazione tra microbiota e seno.

Ovviamente anche l’uso prolungato o indiscriminato di antibiotici porta a disbiosi, così come altre terapie: la lista è lunga.

Il microbiota intestinale svolge dunque un ruolo cruciale nel corretto funzionamento di molti organi, tra cui fegato, reni, polmoni, cervello e cuore. L’alterazione dell’omeostasi del microbiota porta al malfunzionamento di questi organi e alla progressione di numerose malattie. Quali? 

disbiosi e malattie

Poiché la disbiosi del microbiota intestinale è stata identificata come un fattore associato alle malattie, modulare la funzione del microbiota intestinale è una vera e propria strategia di salute e lo si deve fare in modo accurato e, appunto, strategico come?

Tramite la somministrazione di probiotici e prebiotici, lavorando su percorsi alimentari ad hoc fino ad arrivare al trapianto di microbiota. La complessità sta nel fatto che il microbiota è un mondo in continua evoluzione se si tratta di studi e scoperte, di conseguenza le strategie di cura evolvono allo stesso modo. Il Microbiota non è di moda, se ne parla sempre di più perché la consapevolezza sul suo ruolo cruciale per la nostra salute sta diventando sempre chiaro e nitido.

 

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