L’intolleranza al lattosio consiste nell’incapacità dell’organismo di digerire completamente lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati ed è causata da una presenza insufficiente dell’enzima lattasi.
L’intolleranza al lattosio è una condizione piuttosto comune nell’adulto. Il bambino, infatti, ha generalmente una piena capacità di differire il lattosio, che a volte può diminuire nell’adulto.
📌 Ma perché da adulti siamo più intolleranti al lattosio?
questo dipende dal fatto che l’introduzione del latte nella vita dell’adulto è un’usanza “non ancestrale” e che ha quindi comportato ciò che in genetica si chiama pressione selettiva.
Che vuol dire? Che nei secoli gli individui in grado di adattarsi a questa abitudine, quindi in grado di conservare una buona capacità di digerire il lattosio, sono stati sempre più selezionati fino ad avere una dominanza di coloro con tale capacità.
Perché parliamo di genetica? perché è nel nostro DNA che è scritta l’informazione per la produzione dell’enzima LATTASI, proprio quello che sa digerire il lattosio.
Infatti, possiamo avere due tipi di intolleranza al lattosio:
a) intolleranza primaria: nel caso in cui nel nostro DNA quell’informazione sia parziale (e quindi con l’età adulta produciamo un enzima difettoso) o nel caso in cui sia praticamente assente (e non produciamo affatto l’enzima, fin da bambini)
b) Intolleranza transitoria: quando a causa di una malattia avviene una riduzione della lattasi. Può accadere a causa di una malattia infiammatoria dell’intestino, o per una gastroenterite etc.
(attenzione SPOILER ALERT!!)
Questo perché anche alcuni batteri sono in grado di digerire il lattosio (di nuovo il nostro microbiota la fa da padrone!!) In questo caso si tratta di un problema temporaneo e il lattosio potrà poi essere reintegrato.
Lattosio e Alimenti
Anche se è una intolleranza molto comune non è bene sottovalutarla.
Chi è intollerante al lattosio appena ne assume una quantità si trova in poco tempo con la pancia gonfi e insorgere altri disturbi intestinali, così come mal di testa ed eruzioni cutanee; quindi, cosa si può mangiare?
Eliminare tutti gli alimenti contenenti latte animale e il latte stesso è un consiglio evidente, ma attenzione: il latte e i suoi derivati sono ingredienti per altri cibi e ricette, mentre il lattosio è additivo industriale, perciò leggete le etichette e, ancora meglio, evitate i cibi processati.
La regola aurea di una dieta “senza” è cercare di fare ciò che mangiamo in casa e in autonomia, così da scegliere gli ingredienti più giusti, tra questi troviamo anche qualche formaggio e non solo!
Esistono molti alimenti naturalmente senza lattosio o pochissimo lattosio: tracce.
Alcuni di essi sono -appunto- formaggi e tra questi formaggi…i più famosi.
Gorgonzola, Grana, Brie, Ricotta di Mucca, Caciocavallo, Asiago, Parmigiano stagionato… già con questi possiamo dimenticare senza sforzo la mozzarella, in più un altro ingrediente buono e senza lattosio, anche se non sembrerebbe, è il burro chiarificato del quale vi ho già parlato e sostituirlo al burro normale è ottimo per chiunque. Mentre al posto degli yogurt c’è il Kefir! What else?
Intolleranza al lattosio e integrazione.
L’esame più diffuso per indagare l’intolleranza al lattosio è sicuramente il Breath test al lattosio, conosciuto anche come test del respiro. Grazie a questo testo è possibile diagnosticare il malassorbimento di lattosio e comprendere poi, attraverso un test genetico, se si tratta di intolleranza primaria o transitoria.
Una volta capito che siamo intolleranti è possibile integrare in qualche modo l’enzima lattasi per permetterci di digerire il lattosio? Sì, è possibile. Gli integratori di lattasi sono specifici per gli intolleranti al lattosio e permettono di digerire il lattosio se assunti poco prima di ingerirlo.
Attenzione, gli integratori non curano l’intolleranza, coadiuvano la digestione del lattosio e basta. L’intolleranza al lattosio primaria non ha soluzioni, è una condizione genetica; mentre l’intolleranza transitoria si può superare con un percorso alimentare specifico; perciò, gli integratori vanno assunti solo su supervisione medica.
Ma come si integra la lattasi?
Ecco, più unità enzimatiche sono contenute nell’integratore, più lattosio permette di digerire (5 g di lattosio equivalgono a 100 ml di latte): la digestione del lattosio dipende da molti fattori, tra cui principalmente la quantità di lattosio presente nel piatto e la quantità di lattasi che la compressa ha al suo interno e per sapere questa quantità dobbiamo sapere il contenuto di lattasi delle compresse, il quale viene indicato con diverse unità di misura, tra cui FCC, ALU, UL oppure U.
Dunque, è sempre bene attenersi alla posologia indicata nel foglietto illustrativo, perché la quantità di FCC può variare a seconda delle compresse ed è possibile assumere più di una compressa per volta/pasto.