Il sesto principio dell’Intuitive eating è direttamente proporzionale al secondo ovvero “onora la tua fame”.
Abbiamo imparato che esistono diversi tipi di fame: La fame “per gola”, la fame “pratica”, la fame “emotiva”. Il principio numero sei ci insegna a riconoscere la sazietà, o meglio ancora, ci spinge ad essere consapevoli dei nostri bisogni e dei segnali che ci invia il nostro corpo. Se dobbiamo fare pipì i segnali sono inequivocabili e lo stesso vale per ogni bisogno fisico e quando il corpo ha bisogno di energia ce lo fa capire in diversi modi: a regolare questi bisogni ci pensa l’ipotalamo ed è una reazione del tutto naturale.
Quindi? Vi chiederete. Secondo la mentalità della dieta sembra che ci sia una quantità esatta di calorie di cui il nostro corpo ha bisogno giornalmente, ma in realtà, il metabolismo cambia ogni giorno in base a una varietà di fattori – cambiamenti ormonali, attività fisica, quanto si è mangiato, quanto si è dormito, ecc.
Essere consapevoli sia dei segnali della fame che dei segnali di sazietà può aiutarci a rispondere in modo appropriato a queste esigenze, che sono personali e mutevoli, un atteggiamento che non è contemplato nelle diete più restrittive le quali, molto più comunemente, ci spingono a ignorare totalmente i segnali del nostro corpo e va a finire che si rimane costantemente affamati e non appena si allenta la presa che cosa accade? Esatto, si tende a mangiare più del dovuto perché abbiamo perso la capacità di ascoltarci e autoregolarci prestando attenzione ai NOSTRI bisogni.
La dieta elimina questa nostra innata capacità di rispondere alla fame e ai segnali di pienezza e trasforma queste sensazioni fisiche in qualcosa di confuso e difficile.
Facciamo di nuovo amicizia con le sensazioni.
Ristabilire l’amicizia con le nostre sensazioni significa nutrire il corpo in modo adeguato per tutta la giornata. Come linea guida generale (non una regola), significa mangiare un pasto o uno spuntino soddisfacente ogni 3-4 ore.
Oppure fate caso ai segnali del vostro corpo usando la “Scala di sazietà”, ad ogni step corrisponde una sensazione precisa: il mal di testa passa dopo aver fatto merenda, il senso di nausea sparisce dopo aver spazzolato un piatto di pasta, quel senso di affaticamento si volatilizza non appena ingerisci il primo boccone? Fateci caso, fate caso a come siete, al vostro corpo, alla vostra fame.
In ogni caso imparate ad onorare la vostra fame e conseguentemente fate caso al senso di sazietà che ottenete.
Il nostro cervello va in tilt se percepisce un possibile pericolo di “carestia”, passatemi il termine, millenni di sopravvivenza nelle steppe lo hanno impostato in questa maniera e il mondo consumistico e troppo recente per aver apportato una modifica evoluzionistica 😊 però noi SAPPIAMO di poter gestire questa condizione e perciò riconoscere la nostra fame e mangiare il giusto è possibile.
Il giusto che ci fa sentire bene.
Concentratevi su quello che vi fa sentire bene.
Ma come capiamo il “giusto”? Qui entra in gioco la sensazione di sazietà e per individuarla può essere utile per entrare in sintonia con le sensazioni che cambiano…mentre si mangia.
In che senso? Nel senso che durante un pasto verificate come sono cambiati i livelli di fame e sazietà.
Come? Fate caso a come vi sentite al primo morso che date al vostro pasto, fate caso alle vostre sensazioni a metà pasto e poi a fine pasto. Come vi sentite? Che segnali vi sta mandando il vostro corpo? A che livello di sazietà siete arrivati? Secondo la “scala di Sazietà” il punto da raggiungere è il 7mo, ovvero la soddisfazione.
Questa scala non è una regola, ma una indicazione, una grafica utile per aiutarvi a sentire il vostro grado di sazietà in un momento preciso della vostra giornata e del periodo che state vivendo che, come abbiamo visto, influisce sui bisogno del vostro corpo andando a modificare il grado di fame che avrete e di conseguenza il punto di sazietà.
L’obiettivo è stare bene, onorare la propria fame imparando a cercare la soddisfazione nel cibo e la giusta pienezza, inoltre datevi tempo, concedetevi che il senso di sazietà arrivi, che il nostro cervello lo registri: mangiate con calma, in modo consapevole, con il tempo giusto.