Che cos’è.
Se le giunzioni strette smettono di funzionare come dovrebbero passeranno la barriera e finiranno nella corrente sanguigna molecole come antigeni, patogeni, tossine e non digeriti a discapito dei micronutrienti di cui abbiamo bisogno, con conseguenze per la nostra salute e tipicamente osserveremo un aumento dello stato infiammatorio.
Da cosa è provocata la Sindrome dell’intestino permeabile.
La corretta funzionalità e l’equilibrio delle diverse componenti della barriera intestinale, ossia: muco, cellule epiteliali (giunzioni strette) e microbiota, sono fondamentali nel garantirne la giusta funzionalità. E a questo punto andiamo a scoprire quali sono le cause principali di un’alterazione della barriera intestinale. Per quale ragione il sistema va in tilt? Esistono diversi fattori.
Il primo è una predisposizione genetica, e in questo caso potremmo avere varianti di geni coinvolti nella funzionalità della barriera intestinale.
Patologie croniche preesistenti come diabete di tipo 1, fibrosi cistica, HIV/AIDS; intolleranze/allergie alimentari o infezioni quali, ad esempio, quelle da Helicobater pylori o da Salmonella enterica, entrambe coinvolti nella distruzione dell’integrità della barriera.
Tutti gli altri fattori scatenanti sono strettamente legati al nostro stile di vita, ossia:
Alimentazione. Il consumo abituale di alimenti processati e/o poveri di fibre, ma dall’alto contenuto di grassi e zuccheri, tipico dell’attuale dieta occidentale è stato dimostrato essere non solo un fattore scatenante della permeabilità intestinale, ma anche un incentivo allo sviluppo di ceppi batterici degradanti il muco intestinale.
Alcool e farmaci aggressivi per la mucosa gastrointestinale (antinfiammatori non steroidei o immunosoppressori ad esempio) o nemici della flora batterica, quali gli antibiotici ad ampio spettro che, pur essendo assunti per debellare il patogeno responsabile dell’infezione in corso, impattano anche sull’equilibrio del microbiota e, in alcuni casi, provocano antibiotico-resistenza. Per questo è sempre BENE evitarne l’assunzione se non necessari.
Stress prolungato o disturbi depressivi. Attraverso l’asse intestino-cervello, questi due organi così distanti e diversi tra loro sono in costante comunicazione. Situazioni di compromissione psicologica possono provocare cambiamenti nella componente microbica, attivando una risposta immunitaria “immotivata” che porta a uno stato di infiammazione.
Come possiamo evitare o tenere a bada la Sindrome dell’intestino permeabile?
Per tenere a bada la sindrome da intestino permeabile vale una parola chiave: equilibrio.
Alimentazione, stile di vita, attenzione verso il nostro corpo.
La sindrome dell’intestino permeabile è estremamente pervasiva nella nostra società e molte persone che ne soffrono, non lo sanno…per questo è sempre meglio prevenire!
Per proteggere il nostro intestino è molto importante seguire uno stile di vita sano, mangiare cibi che gli fanno bene, dormire bene e il giusto e tenere sotto controllo lo stress.
In più, ci sono diversi nutrienti che svolgono un ruolo vitale nel coadiuvare la cura della sindrome dell’intestino permeabile.
Ma di quali stiamo parlando esattamente?
Di quercetina, curcumina, zenzero, zinco, glutammina e glutatione, micro nutrienti che si possono trovare in diverse categorie di alimenti o in ricette specifiche.
La quercetina la troviamo nei frutti di bosco, mele, cipolle, sedano, crucifere (cavolfiore, broccoli), radicchio e soprattutto nei capperi!
Curcumina e zenzero non han bisogno di spiegazioni, mentre lo zinco lo troviamo nei semi di zucca, nei semi di sesamo, nelle noci e se volete trattarvi bene nel cacao (fondente, raw) e nelle ostriche.
L’avocado ci aiuta con il glutatione, mentre il brodo di ossa, una ricetta che è un toccasana eccezionale per il nostro intestino, ci fornisce la glutammina un aminoacido libero che nutre le cellule enteriche.
Poi non posso non sottolineare l’importanza cruciale di tutto ciò che può essere fermentato, oltre la verdura anche kefir e yogurt, così preziosi per nutrire bene il microbiota, e infine per condire preferite l’olio di cocco, l’aceto di mele, il ghee (o il burro chiarificato).
Tra un pasto e l’altro sono utili infusi di vario tipo, menta piperita, liquirizia, olmo o althea officinalis.