In collaborazione con Dott.ssa Veronica Corsetti https://www.instagram.com/fertilelife/
Salute riproduttiva. Chi ne ha mai sentito parlare? Se mi seguite da un po’ ricorderete alcuni post strettamente legati a questa tematica, una questione che interessa uomini e donne nello stesso modo perché la salute riproduttiva significa prenderci cura del nostro sistema riproduttivo.
Cosa ovvia? Affatto. In primis perché c’è poca consapevolezza sul tema: il nostro stile di vita, ciò che mangiamo, cosa utilizziamo, dove viviamo contribuiscono in modo significativo alla nostra salute riproduttiva aka il nostro sistema endocrino e non solo.
Abbiamo visto ampiamente come patologie come l’endometriosi siano direttamente correlate alla salute di tutto il delicato sistema del microbioma, tale legame esiste anche in caso di assenza di patologie ed è bene averne consapevolezza. Ciò che ci sta intorno e ciò che entra nel nostro corpo per contatto, ingestione, respirazione e dunque non solo il cibo, ha un effetto su come funzioniamo; è un modo molto semplice per descrivere l’effetto che alcuni “interferenti” possono avere sul nostro sistema riproduttivo. Il punto è che ce ne rendiamo conto nel momento in cui cerchiamo di riprodurci e non dovrebbe essere così: la salute riproduttiva è parte integrante della nostra salute e non un qualcosa di “staccato”, averne contezza significa averne cura ancora prima dell’adolescenza e dovrebbe essere un principio cardine dell’educazione sessuo affettiva, anzi, la base di tutto è una questione di “igiene di vita” e dunque anche educativa per sé e per la nostra progenie!
Esposoma: s. m. L’insieme dei fattori ambientali e degli agenti patogeni ai quali ciascun individuo è esposto nel corso della sua vita fin dal momento del concepimento.
Secondo l’ISS “Alcuni fattori ambientali possono influire sulla fertilità soprattutto nella fase iniziale della vita (dallo sviluppo intrauterino all’adolescenza) determinando nell’età adulta infertilità, patologie andrologiche e ginecologiche di vario genere.” Tali fattori ambientali sono direttamente collegati al nostro stile di vita, l’esposoma è definito su tre assi: come siamo fatti noi e dunque il nostro ambiente interno, l’ambiente esterno che ci circonda e l’ambiente specifico ovvero quello che ci creiamo noi con le nostre abitudini. Qual è la relazione tra salute riproduttiva e esposoma? Beh se non fosse ancora chiaro, e concentrandomi sull’alimentazione, si può affermare che una dieta con un’alta presenza di alimenti processati, zuccheri e grassi non sani non sia amica della fertilità.
Come abbiamo già visto, quella porzione del microbiota che si occupa di gestire gli ormoni sessuali (il testroboloma nell’uomo, e l’estroboloma è la parte femminile), deve essere in equilibrio per garantire che anche gli ormoni sessuali lo siano. Questo non riguarda solo gli ormoni sessuali che produciamo noi, ma anche quelli che possono influenzarci dall’esterno, come ad esempio i famosi interferenti endocrini. Controllare l’esposizione a queste sostanze non sempre è possibile, pensiamo ad esempio alle componenti delle materie plastiche, mentre nei confronti di altre possiamo avere una maggiore attenzione mettendo in atto comportamenti più consapevoli ed “ecologici” nei confronti del nostro sistema riproduttivo. Ad esempio, preferire il vetro alla plastica, limitare il consumo di carne da allevamenti intensivi, fare attenzione agli antibiotici, ai detersivi, al fumo e ai fumi delle nostre città. Possiamo quindi affermare che la salute riproduttiva vada di pari passo con la consapevolezza ambientale? Sì, scegliere la “sostenibilità” non fa bene solo al pianeta, ma a tutte e tutti presenti e futuri…
Un approccio olistico. Sulla fertilità e la salute riproduttiva non bastano ovviamente tre piccoli post, è importante parlarne e mettere il punto su due questioni: educazione e consapevolezza, cruciali per il nostro lavoro. Nei percorsi di PMA sempre di più l’approccio è integrato tra più professioni: ginecologia e nutrizione, sono BFF se si va alla voce fertilità femminile e maschile, perché attenzione: vero è che il corpo della donna è un delicato meccanismo basato sulla salute endocrina, ma anche nell’uomo il microbiota del tratto riproduttivo influenza l’efficacia riproduttiva stessa e, in generale, la salute sessuale. Il nostro esistere è strettamente legato all’universo batterico il quale risente profondamente delle nostre scelte, dove viviamo e come, oggi ne siamo molto più consapevoli e perciò l’approccio multidisciplinare è cruciale in percorsi delicati come la PMA, appunto, ma non solo: lo è anche in tutte le fasi della nostra vita soprattutto se si tratta di salute sessuale.
Diverse le strategie nell’adolescenza, nell’età adulta e nella menopausa per la donna però non esiste un programma che valga per tutte, perciò in questa complessità educazione e consapevolezza possono essere game changer. Come si potrebbe fare? In primis possiamo fare delle scelte consapevoli rispetto all’alimentazione anche e soprattutto quando affrontiamo dei percorsi complessi come la PMA. Sempre di più è necessario una collaborazione stretta tra professioni e professionisti lungo tutto l’arco della vita degli individui al fine di promuovere e consolidare la consapevolezza sulla salute riproduttiva. Infine trattare la salute sessuale come salute, senza tabù o preconcetti che spesso interferiscono nella corretta e tempestiva comunicazione tra persone e professionisti.